La Lega davanti a scuola

Una delle ultime mattine prima dell’inizio della quarantena i ragazzi della lega giovani sono venuti a volantinare davanti a scuola. Alla
vista di questo spettacolo patetico mi sono avvicinato, insieme ad altri studenti del miche, per impedire che continuassero col volantinaggio.

Mi sono avvicinato perché frequento una scuola che, lo sappiamo tutti, è stata paralizzata per due settimane in seguito a qualche giorno di pioggia, perché io stesso ho fatto lezione in una classe senza banchi per due settimane eppure questi giovani della lega sono i primi a sostenere il decreto “scuole sicure”, a sostenere che la presenza di telecamere e cinofila nelle scuole sia più importante dello stanziamento di fondi per l’edilizia scolastica. Mi sono avvicinato ai giovani della lega perché sono gli stessi che si permettono di far scendere gli immigrati dagli autobus perché non vogliono sedergli accanto, di deridere ed emarginare le persone per il loro orientamento sessuale, perché scendono in piazza con i neofascisti che la sera aspettano i miei compagni fuori dai bar con i coltelli. Questi individui si sentono liberi di esultare per i morti in mare, di radere al suolo le occupazioni a colpi di ruspa, di impedire a persone dello stesso sesso di amarsi, si sentono liberi di scambiarsi i voti con la ‘Ndrangheta e rubare ogni giorno agli italiani evadendo milioni di tasse; e vorrebbero essere liberi di volantinare davanti a una scuola antifascista?

Mi spiace che qualcuno si sia sentito offeso nel suo animo di sincero democratico per due spintoni e qualche volantino accartocciato, ma chi semina odio non può certo aspettarsi di raccogliere qualcosa di diverso. E per queste azioni i “giornalisti” del michepost mi hanno dato del fascista. Ma voi cosa ne sapete dell’antifascismo? Credete che sia una questione morale, un cartellino che si timbra il 25 aprile, ma nella prassi quotidiana nessuno vi ha mai visto fare qualcosa degno dell’aggettivo “antifascista”. L’antifascismo è uno strumento d’analisi, un modo per comprendere meglio la realtà e provare a risolverne i problemi. 

Antifascismo è anche impedire ai fascisti l’agibilità politica e voi, che dall’alto delle vostre penne predicate tolleranza siete dei privilegiati che sputano sentenze su chi ogni giorno lotta per un mondo migliore. Ho strappato i volantini della lega, e lo rifarei.